mercoledì 30 gennaio 2013

Posted by Adespoto Posted on 14:20 | 4 comments

Le grandi scoperte

Era un bugigattolo scuro con le porte velate ed una richiesta di tessera con chip all'entrata, si trovava vicino ai tizi dove periodicamente porto a lavare motorino e macchina, con un insegna strana, una donna stilizzata sdraiata su un fianco. Sempre incuriosito, ma mai avvicinato, lo lasciavo sempre li.

Una sera eravamo a casa di un amico in vena di racconti, lui lavora per un'azienda che si occupa di refill di distributori automatici generici, questi viene chiamato dalle aziende di grande nome per ricaricare i loro distributori, a volte capita che gli passino anche le chiamate dai centri assistenza e tra le tante volte, e forse la più sensazionale:
-driiiin driiin-
"si?"
"salve, -con voce di signora su una certa età-, vorrei informarla che mi si è inceppato il prodotto A78!"
"guardi io non faccio assistenza deve richiamare e farsi passare i tecnici non  l'azienda che riempie"
"guardi mi hanno passato lei, io non so come fare, non posso andarmene così"
ignaro pensava - ma guarda questa pe na cocacola quante storie -
"signora senta io non posso aiutarla ma non succede niente se rimane il prodotto incastrato, ne prenda un altro e se vuole verrà rimborsata - pulciara-"
"ma guardi c'è il mio bancomat dentro che non esce non posso lasciarlo qua"
-il bancomat?!?!?-
"scusi ma lei si trova davanti ad una macchinetta distributrice automatica della xxxxxxx?"
"no ma c'è questo numero per l'assistenza"
"ok ma è distributrice di caldi o freddi?"
"non saprei... ma non può venire?"
"mi dica almeno cosa sta cercando di comprare, almeno posso indicarle qualcuno da chiamare"
"...."
"signora sono bibite, tipo cocacola, fanta?"
"..."
"snack? le schiacciatine, le merendine?"
"..."
"signora?!? Qual'è il prodotto?"
"l' A 78"
"cioè?"
"..."
"signora?"
"UN CAZZO!"

(si può dire cazzo? oramai l'ho detto, ben 2 volte, ma per il futuro... Comunque l'ho barrato, fa molto bollino rosso sta cosa)

Pensando fosse vittima di uno scherzo sciocco, riaggancia. Il giorno dopo va a lavoro, racconta l'accaduto e scopre che la signora non mentiva... questa macchinetta distributrici vendeva quel genere di prodotti, ed era quel bugigattolo, pieno di queste macchinette, con ogni genere di prodotto e fantasia.

Preso dalla curiosità il giorno dopo andai a lavare il motorino, mi feci forza, ed entrai... tessera sanitaria alla mano, andai diretto a cercare l'A78... nome del prodotto (molto significativo): PATRIOT.


martedì 29 gennaio 2013

Posted by Adespoto Posted on 11:00 | 8 comments

L'approccio con le istituzioni

Quando aprii la mia attività che chiameremo "la sala", si trattava di quasi un'innovazione, ovviamente nel nostro bello, antico, e pieno di ciottoli, stivale. Le cose da fare erano molte, combattere con la regione, con i vigili, con le licenze, con il proprietario, i fornitori, e fin li niente di strano, ma quando andammo alla Circoscrizione (l'amministrazione del municipio/quartiere per semplificare) mi imbattei nella più terribile delle cose, l'amara realtà. E per amara realtà intendo quell'assurda accozzaglia di leggi, burocrazia, burocrati che dovrebbero aiutare i giovani investitori invece di farli tornare al precariato dopo pochi anni.

Comunque, l'argomento trattato fu l'insegna, niente di speciale, richieste del geometra, progetti, foto, santi e madonne varie. Quando ad un certo punto, presentando il logo, mi dice con fare saccente e pieno di prosopopea:
"Ah!! No, non puoi farla l'insegna!"
"Oh... E perché non potrei fare l'insegna?"
"Perché non vedi, è troppo rossa!"
"Ah, e perché mai "troppo rossa" non andrebbe bene?"
"Perché non può superare il 70% di tonalità rossa, potrebbe essere scambiata per un semaforo"

-Il locale si trova su un ballatoio ed ho controllato che vige davvero questa regola- N.d.A.

"Quindi lei mi sta dicendo che un'insegna rossa, non a bandiera, su un ballatoio, potrebbe essere scambiata per un semaforo... Tipo la Illy o McDonald"
"E' quello che ho detto"

-Allego un'immagine fatta al momento per chiarire cosa, immagino, intendesse- N.d.A.













Ma nonostante tutto, ho deciso di polemizzare non sull'assurdità della scenetta qui sopra, ma sul
"Mi scusi, giusto un appunto, ma non è più pericolosa un'insegna verde che la gente si sente sicura e passa, piuttosto che un'insegna rossa che fa rallentare le persone?"
Non ho ricevuto risposta e non ho mai avuto la mia insegna/semaforo...

Che amarezza...


lunedì 28 gennaio 2013

Posted by Adespoto Posted on 15:27 | 3 comments

Are you kidding me cinese?!?!?

Quando stavamo ore ed ore attaccati ad una realtà virtuale, chiamata World Of Warcraft, gli orari dei pasti erano molto casuali, e spesso si mangiavano cibi estremamente calorici, pesanti, indigeribili, veloci, ma soprattutto etnici. Non sono mai stato un amante della cucina orientale, ma facevo buon viso a cattivo gioco, i tempi erano quelli, purtroppo. Caso volle che ad andare al Take Away Chinese fossimo io ed un altro ragazzo che, casualmente avevamo delle fattezze abbastanza simili, in realtà solo il pizzetto, ma come per noi i cinesi son tutti uguali, non vedo perché loro non potrebbero vederci alla stessa maniera; comunque, questa cinese, che ci ha visto crescere, da quasi mmm 15-16 anni, e che ancora non sapeva parlare italiano (mi viene il dubbio lo facciano apposta), ci chiede "MA VOI SIETE FLATELLI?" ovviamente la risposta fu negativa, e secondo la sua logica continuò "ALLOLA ABITATE VICINI?" 











Ignaro a cosa si riferisse, "non abitiamo neanche vicini", "AH PELCHE' VI SEMBLATE SIMILI"... Momento di stallo... pausa di riflessione... ha detto che una delle 2 madri è una mignotta...
Posted by Adespoto Posted on 10:44 | 4 comments

Giocando online...

Quando giochi online da tanti anni, ti rendi conto che hai conosciuto tantissime tipologie di persone, da quelle inquietanti, a quelle oggettivamente inutili; nel mondo dei giocatori online hai anche delle persone di età avanzata, al tempo noi avevamo intorno i 20 anni e gli "attempati" intorno ai 50, e ti chiedevi quanto fosse inutile uscire con loro durante i raduni, con così diversa visione del mondo, e dell'esistenza in genere. Quindi levato il rispetto per l'età, non ti aspettavi fossero le persone che ti avrebbero fatto sbellicare dalle risate. Fino a quando....

Nella mia sala lan, ci si ritrovava spesso per giocare assieme ed un giorno decise di venirci a trovare uno degli "attempati", noi ci aspettavamo una persona alquanto bigotta e noiosa; comunque venne questo noto UmbertoRace, uomo sulla 45-50 con una faccia gioviale e un torace estremamente pronunciato, e noi lo salutammo, ingenuamente, -Oh ciao umberto Rais (proprio la pronuncia di Race), e lui cambiò totalmente le carte in tavola dandosi una sonora pacca sul petto e dicendo -No! Me sa che non avete capito, non so umberto Race, ma so Davide e c'ho Un Ber Torace-. Focalizzammo dopo più di anno che non c'era la M ma la N dopo la U. Oramai ci potevamo aspettare di tutto.
Passati alcuni minuti di ilarità, cominciammo a giocare tutti assieme con spirito ritrovato, quando UnberTorace chiese di andare al bagno, chiusosi dentro noi stavamo per riprendere a giocare e sentimmo un sonoro PRRRROOOOOOOOOOT provenire dal bagno, tutti sconcertati, non dal sonoro, ma dalla nitidezza e noncuranza, aspettammo sbigottiti la sua uscita dalla toilette. Uscì e ci guardò con uno sguardo, pieno di soddisfazione, sotto gli occhi di 30 ragazzini sbigottiti disse "Ah regazzì, na pisciata senza peto è come n'insalata senza aceto!" 
La nostra vita cambiò quel giorno.

sabato 26 gennaio 2013

Posted by Adespoto Posted on 13:59 | 1 comment

L'attesa di WildGirlfriend


Quali sono gli eventi che fanno in modo che una ragazza sia sempre, costantemente, inutilmente in ritardo? Io non so gli altri, ma a volte mi trovo ad affrontare delle situazioni atipiche. 
Sono estremamente puntuale, e "puntuale" intendo non che spacco il minuto, ma che mi aggiro nella fascia di 10 minuti attorno all'orario di arrivo, che non è male nella media nazionale. Ma torniamo al punto.


Chiamando la wildGF alle 20.30 mi sento dire "mi sto vestendo ci sentiamo dopo", alle 21.15 mi informa di quanto sta accadendo a "I nuovi mostri", nota rubrica sulle bizzarrie dei media moderni, e con il solito "si mi vado a vestire e sono pronta, esci tra 15 minuti", e io comincio a sospettare di essere preso in giro. Alle 21.45 mi ritrovo sotto casa con in mano il telefono per sentirmi dire "ECCO 2 MINUTI, MI VESTO ED ESCO, E NON CHIAMARMI CONTINUAMENTE SENNO FACCIAMO TARDI", il tardi è dovuto ad un appuntamento alle 22.15 in un luogo distante 10 minuti da lei. Quando esce, ore 22.12, ovviamente mi aspetto, dopo tutti questi "mi sto vestendo" un'immagine del genere, con l'annesso giudice per battere il record delle maglie indossate.











Invece non è successo, cosa che mi avrebbe fatto molto sorridere, ma nel nostro caso mi son sentito anche dire "Se aspettano aspettino, quante volte aspettiamo noi?". Che avrebbe anche senso, se la realtà non fosse che mentre matura la vendetta dell'attesa, l'unico che non sta in compagnia, che sta fuori in macchina, sono io da solo. Non gli altri porca troia.

giovedì 24 gennaio 2013

Posted by Adespoto Posted on 13:40 | No comments

Il lavoro nobilita... dicono i nobili.

Essere precari è un dato di fatto ma, più passa il tempo e più ti rendi conto di quanto il feudalesimo sia ancora attuale. Il precario può essere tranquillamente sostituito al "contadino libero" il quale lavoro obbligatorio è l'antenato delle moderne angherie (Angaria si chiamava). Ora non c'è niente di così assurdo nel pensare che, ovviamente, non fai parte dei servi della gleba, ti fanno sentire libero, ma rimani comunque sotto una catena non di organizzazione, ma di comando. I Vassalli, i Valvassori e i, forse esistiti, Valvassini, sono facilmente individuabili all'interno di un'azienda. Tu contadino libero, dipendi da un Valvassino, che è il tuo capo progetto, che a sua volta dipende dai responsabili e dagli impiegati dell'azienda (causa amicizie, parentele) Valvassori, e poi ci sono i Vassalli che sono i grandi dirigenti dell'azienda.
Oltre questo, ti rendi conto, da contadino libero, che Vassalli e Valvassori hanno l'immunità e potere giuridico (altra strana coincidenza), cioè in una possibile discussione tra precario e Valvassore, il precario avrà comunque torto. Per quel che riguarda il potere giuridico, ti rendi conto che "nonostante delle regole dettate" ognuno può, all'interno del suo possedimento (funzione o ufficio) cambiare le regole e chiedere di risolvere problemi che in un altro possedimento non sarebbe consentito. Questo crea un flusso per cui ogni possidente, invidioso del trattamento nel possedimento limitrofo, comincerà a chiedere quello che prima era "fuori dalle regole" e, alla fine della fiera,  non c'è più la regola e tu hai subito un'angheria.
E purtroppo il sistema di Vassallaggio dove c'era il famoso "omaggio" con cui si chiedeva al signore in cambio di fedeltà e "qualcosa" un pezzo del suo terreno e protezione, sembra molto simile alle moderne "raccomandazioni".


mercoledì 23 gennaio 2013

Posted by Adespoto Posted on 16:26 | 5 comments

Ma io mi domando e dico...


... come fai tu ad avere sempre qualcosa da scrivere su un blog.
Io ho un'infinita riserva di cose da dire e di cose di cui parlare, poi mi rendo conto che senza la mimica facciale sarebbe come levare un 30%-40% alla narrazione. E allora pensi sia il caso di fare un video messaggio, EH NO!!! BELLO DE CASA!!! NON PUOI!!! Punto 6 dei propositi del 2013. Quindi non puoi filmarti, non sai che scrivere, e ti ritrovi a scrivere sulla difficoltà nello scrivere. E' una metasegamentale.
Dopo aver coniato il termine metasegamentale, mi viene in mente che la wild-girlfriend di cui sono munito ha un serio problema di approccio al "problema" del momento. Mi rendo conto che parliamo spesso al telefono,ed anche per parecchi minuti, di quanto non stiamo al telefono, ma io mi domando e dico MA CHE CAZZO C'HAI AR POSTO DER CERVELLO, NA CESTA DELL'ELEMOSINA?! La cosa imbarazzante è che ovviamente il primo pensiero maschile è quello più spontaneo ma non va bene, quindi devi fare buon viso a cattivo gioco con :" Ma no dai sono 38 minuti che parliamo del fatto che non voglio stare al telefono con te, ma se non ci fossi voluto stare non saremmo arrivati a 38 minuti. Che dici?"
E quindi continui ad ascoltare questo monologo su quanto sei "inadatto" o "poco sensibile" e quanto "riesci a far pesare tutto" o, nella peggiore delle ipotesi, "va bene, ora attacco che ho da fare senno faccio tardi per colpa tua"...
E' evidente... me stai a prende per il culo.

lunedì 21 gennaio 2013

Posted by Adespoto Posted on 16:04 | No comments

Prese di coscienza in ritardo

Ti rendi conto di quanto un sorriso cambi la vita delle persone quando nel momento stesso in cui c'è un ictus in corso, quando vedi il volto che cambia, che si spegne e riesci a far sorridere la persona che ha quel trauma, e vedi quanto la vita di quella persona sia stata un continuo stress, a causa tua. Per quanto tu possa pensare di non essere la causa, ti ritrovi comunque ad essere la concausa di quello che è successo.
Sei stato per una vita il "cocco di mamma", hai avuto tutto quello che volevi e te ne sei lamentato, hai parlato per ore di quanto non parli con tua madre, e ti accorgi che sei tu, che non ci hai mai voluto parlare, non hai mai voluto ascoltarla, ed è rimasta sola, sola con i suoi problemi creati dagli altri, che tutte le volte che litigavi con lei (concausa), non aveva senso, non sei riuscito mai a farla tranquillizzare quando stava bene.
Poi dopo parecchi anni provi ad approcciare in maniera diversa, abbracciandola spostando il deambulo a cui è attaccata e dicendole che le vuoi bene, cosa mai detta, sempre sentita dire dagli altri, sempre nascosta, sempre considerata ovvia; e vedi un pianto, un pianto che non hai mai visto, non di rabbia come son sempre stati, ma come se per la prima volta le avessi dimostrato che sei suo figlio e le vuoi bene.
Le vuoi bene nonostante voglia tenere le pentole impilate sulla macchina del gas, nonostante voglia tenere le buste appese alle scale, nonostante i 1000 gingilli attaccati allo scolapiatti. Perché, parliamoci chiaro, sono le sue cose, è la sua vita, è quello che si è creata a discapito di tutto quello che ha fatto per te, sono solo gingilli, ma rappresentano il suo habitat. Perché ognuno di quei gingilli è stato usato per fare qualcosa a te.
Sono passati 2 mesi e mezzo e la situazione non migliora come speri, nonostante la sua depressione, i suoi problemi (sempre creati da te),  ti riempie il cuore vederla ridere, per una stronzata, per una cena in più a casa, ora che sta "non bene". E vorresti tornare indietro per recuperare quello che hai perso - il tempo - ma sai che non è possibile, e capisci che inconsciamente ti sei comportato con tua madre nel modo opposto di come solitamente ti comporti con tutte le altre persone, perché -la mamma è sempre la mamma- e puoi dire quello che vuoi, tanto lei, più di sentirsi male per te, e nel lettino di ospedale preoccuparsi di dirti dove sono i soldi per fare la spesa, mentre è paralizzata su un lato e viene spostata come fosse una giacca, non fa.

Posted by Adespoto Posted on 15:10 | No comments

Come regalare 100 euro

Due settimane fa vengo preso sul culo del motorino da una macchina che passa con il rosso, dopo un iniziale urlarsi contro si presenta un suo collega, che lavora a pochi passi da la, asserendo di aver visto precisamente ogni cosa e che era rosso per me; senza star a polemizzare sul fatto che, se quando sei arrivato era rosso e non sei arrivato subito, ed è rimasto rosso per parecchio "COME FOSSE APPENA SCATTATO", ho deciso di lasciare i miei dati alla psicotica di turno, ed il collega evidentemente infatuato della gatta morta, vuole fare il protettore delle cause perse ed insiste per avere la copia della mia assicurazione; svolta la pratica  me ne vado in attesa della chiamata.
Giorni fa mi arriva un messaggio in cui il padre dell'infatuato abbia svolto il lavoro e che "fortunatamente sono solo 100 euro", fin qui nulla di strano se ti stacco una targa 25 euro a vite ci sta, c'è crisi. Mi presento la e dico al tizio
Me : "ovviamente hai la fattura" e lui panico, 
Tizio: "eh no ma che non ti fidi, è mio padre"
Me: "non ho iniziato io con le fotocopie, nonostante io sia stato preso sul culo del motorino"
Tizio: "Quindi non ti fidi"
Me: "si mi fido, ma se ci fosse un'eccedenza, spero verrà usata in medicine"
Tizio: "Ah, ma starai scherzando, non si augura"
Me: "non t'ho augurato niente, ho detto "se ci fosse",per caso c'è?
Tizio: "no no che scherziamo, anzi ti ho fatto levare anche 1.50 € "
Me: "e allora non c'è da preoccuparsi no?"
Che amarezza...