giovedì 28 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 21:00 | 3 comments

Al cuor non si comanda

Ma se il tuo cuore fosse di qualcuno, sentiresti che comanda lei. 
Al corpo comanda il cuor che ama.

Il comando tra due persone, lo ha la luce negli occhi solo di una. Quella luce che potrebbe spingerti via o farti avvicinare. E' li il comando. Niente di più forte e più assurdo di uno sguardo compreso e spesso accettato. Ci sono quegli sguardi che dicono "allontanati ora, sono in ansia" e tu passi solo per un sorriso, ci sono quelli "ti prego, non andare mai via" e tu resti li, magari chiedi -vado via?- solo perché ti senti senza ego, in quel momento, e vuoi riprendertene un pochino. Questi sguardi che ti gelano o ti scaldano, sono la luce che ti comanda, non lo vorrebbe fare, lo sai, ma non puoi farne a meno. Ami questa situazione. 

Ogni minimo respiro che hai, sai per chi è. Ti senti nella più totale situazione di possesso, quella in cui se ti chiedesse la luna, correresti a prenderla in qualche modo, sia anche per procura. Senti che ogni suo desiderio non è un ordine, diventa un tuo desiderio. Quando il tuo bene, viene completamente assorbito dal suo bene. Hai solo un punto di forza a tuo favore, se sta male, tu stai male ed il tuo ego farà di tutto per farla stare bene, non soffrirai con lei, li no... cazzo.. sei li per il suo bene e allora torni in te e farai di tutto per far tornare quegli zigomi verso l'alto, quasi a far da collina per quella luce profonda degli occhi. Se dovessi descrivere questo momento in una parola sarebbe -alba- la tua alba, forse l'unica che ti sei mai fermato a guardare, non ne hai mai viste di così, o meglio non ti è mai interessato un evento giornaliero che si può vedere all'infinito se camminassi all'indietro. 
Quella è la tua alba che crei, generi, vivi, e ti chiede tutto. E tu tutto le dai. Fino a che non tramonti.

P.S. Forse un pochino comando anche io :) Ma onestamente, neanche mi interessa. 




Posted by Adespoto Posted on 12:42 | 5 comments

Il presidente - La filippica evitata fino ad oggi.

Un giorno tutti quanti l'animali
Sottomessi ar lavoro
Decisero d'elegge' un Presidente
Che je guardasse l'interessi loro.

C'era la Società de li Majali,
La Società der Toro,
Er circolo der Basto e de la Soma,
La Lega indipendente

Fra li Somari residenti a Roma,
C'era la Fratellanza
De li Gatti soriani, de li Cani,
De li Cavalli senza vetturini,
La Lega fra le Vacche, Bovi e affini...
Tutti pijorno parte a l'adunanza.

Un Somarello, che pe' l'ambizzione
De fasse elegge' s'era  messo addosso
La pelle d'un leone,
Disse:-Bestie elettore, io so' commosso:
La civiltà la libbertà, er progresso...
Ecco er vero programma che c'ho io,
Ch'è l'istesso der popolo! Per cui
Voterete compatti er nome mio....-

Defatti venne eletto proprio lui.
Er Somaro, contento, fece un rajo,
E allora solo , er popolo bestione, 
S'accorse de lo sbajo
D'ave' pijato un ciuccio p'un leone!

-Miffarolo!... Imbrojone!... Buvattaro!...
-Ho pijato possesso,
-Disse allora er Somaro - e nu' la pianto
Nemmanco si morite d'accidente;
Silenzio! e rispettate er Presidente!

Trilussa L'elezzione der presidente (1930)

Potrebbe bastare questo pezzo, di 83 anni fa, per capire che la politica, i problemi, le realtà elettive, non sono mai cambiate. Tutti, in questi giorni, si sono trasformati in "esperti", "opinionisti", "diffamatori senza paura", "consiglieri del popolo".  Benché c'è chi a 30 o 40 anni pensa di sapere cosa fare per il bene di tutti.  E magari non sa neanche pisciare nel water senza sporcare la tavoletta, o non la pulisce. C'è chi si è definito "Anarchico", neanche sapendo che l'anarchia è semplicemente la forma più estrema della democrazia, dove un popolo è talmente in grado di decidere democraticamente che non ha bisogno di una forma di governo, non un semplice "faccio come cazzo me pare". C'è chi si definisce di "Destra" o di "Sinistra" senza sapé che se magna co tutte e due le mani. Non sono in grado di dire ad una persona cosa sarebbe stato giusto votare, non vado su internet per poi criticare il voto altrui. Ma una cosa la so per certo, la politica, i politici sono semplicemente lo specchio della società in cui promuovono le loro idee. Se c'è un ladro al governo, il paese è pieno di ladri. Non parlo di ladri di alto borgo, quelli che rubano la corona della regina con mezzi e architetti degni di applausi. Ma quelli bassi, quelli che se, in un bar, si sbagliano a dare il resto di 2 euro in più, fai scena muta e te ne vanti. Non serve un nuovo partito politico, serve un nuovo modo di comportarsi.


Noi votiamo un partito o una fazione.

Il -partito- è di per se un distacco, un classismo, quindi già dalla genesi del termine si tende a fare una distinzione, questa distinzione, è un male. Hobbes dice "è dovere dei principi, dissolvere e distruggere le fazioni. Perché esse sono come una città dentro una città, vale a dire un nemico interno"


Ho sempre sostenuto

Che ci sono 2 tipi di ladri, quelle disposti ad esserlo per una moneta, e quelli disposti solo per un milione di monete. La differenza è che, chi è disposto per un milione, non è detto che lo faccia per una sola; ma chi lo fa per una, cosa non arriverebbe a fare per un milione? Vedo gente che festeggia di aver truffato la "propria" assicurazione, con un finto malessere in qualche parte del corpo. Hai preso 2000 euro!??!? bravo!!! pensi che non ce li mettono tutti, l'anno dopo, triplicati?! Alla fine non hai truffato l'assicurazione, ma tutti gli altri. Vuoi fare un dispetto ai "benzinai"? Muovi il culo e non essere pigro! Non "mi piace" su "la benzina è cara". E secondo me se ognuno facesse un decimo dei cambiamenti che chiede ai "grandi", saremmo a cavallo.

lunedì 25 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 10:01 | No comments

Quello che so sull'amore #2

Ok nonostante la grande verità espressa in questo post, mi sono reso conto di una sola cosa, che è uguale alla pazzia. 
Una frase che mi è piaciuta molto dal 2007

Impazzire è un lusso che un medio borghese non può permettersi

Poi l'ho capita -2011-...
Ho capito che, leggendola diversamente, quando sei pazzo, per certi versi sei ricco e puoi permetterti tutto, e ti rendi conto di questo, quando diventi pazzo per amore.
Si è vero, me la sono rigirata un po' alla cazzo di cane, ma è indiscutibilmente interessante. 

- Definisci interessante... -

Interessante è quando ti serve che venga detto, quindi interessante è proporzionale al bisogno; in questo caso ho bisogno di una giustificazione per le mie follie, presa da una frase di un film, che mi renda giustizia.

- Si quello che scrivo è tutta un immensa sciocchezza. -

Esempio della follia: 
Lavi la felpa dei looney toons con la quale dormi, ci vai a lavoro, sperando che dopo un abbraccio, che forse avverrà nel giorno successivo, ne rimanga impresso l'odore per poi reindirizzarla all'uso notturno e sentire l'odore. 

Ok, dopo aver riletto questo, comunque,rimane invariato questo 




sabato 23 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 15:02 | No comments

Knocking Off

Molti giocattoli sono soltanto copie di se stessi, altri sono evoluzioni (o involuzioni) di un prodotto già testato; ma nel remoto oriente, pare ci sia, una sorta di propensione alla copia, nel vero senso della parola. Ciò che mi impressiona non è l'idea, ma il mercato, evidentemente qualcuno compra un pikachu frisbee con la faccia di spongebob.


Mettiamo in chiaro che è evidentemente, una schifezza tra i balocchi, immagino al tatto quanto alla vista.
E' solo un esempio di quanto sia importante, oramai, "l'immagine" anche nei giocattoli, non è necessario ti divertano, è importante siano quelli. E se non puoi permetterteli, stai tranquillo infante, qualche cinese produrrà uno sgorbio ludico che ne ricordi le fattezze.

L'esempio, secondo me, più calzante è un incrocio, solito nel knockingoff toys, che vengo qui a riportare


Si può notare la presenza di: due power ranger di diverse edizioni, batman, la parola space, i 5 ranger nel titolo ma non quello nero, ce n'è uno verde, un hulk, ed altre immagini casuali, per attirare come falene il genitore nel credere che "comprando questo risparmia", quando il bambino preferirebbe non averlo, il punto è che se chiedi quanto costa una cosa, vuol dire che non puoi permettertela, ed averla o no, non ti cambia la vita.

La mia curiosità per questo genere di prodotti nacque molto tempo fa, quando in un negozio cinese, incontrai tra i giochi questo:


non ha bisogno di grandi descrizioni. Giusto un appunto. Non esiste Robert Cop 1 o 2.

martedì 19 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 13:43 | No comments

Quello che


Parte 3



Quello che non ho, è il tempo, non mi è stato concesso il tempo per il mio sogno, il sogno che tutti vorrebbero, il sogno che nessuno ha.
Quello che non ho, è la libertà di esprimermi, non ho la possibilità di dire le cose più apertamente di quanto già non faccia.
Quello che non ho, è il diritto di proteggere il mio sogno, e devo prendermelo senza la libertà di espressione.
Quello che non ho, è il momento buio, quello per cui ti viene detto "ci sei sempre quando ho bisogno". Ci son stato solo 2 volte e dopo la richiesta d'aiuto, ho dovuto insistere, avrei fatto di tutto. Un'altra volta importante, ho dovuto raggirare delle persone per poterci essere, anche se solo moralmente.
Quello che non ho, è il momento bello, quello per cui ti viene detto "amo stare con te", anche se vai a comprare un regalo stupido in un centro commerciale, e ti accorgi che ti diverti come un bambino, come non hai mai fatto prima d'ora. 

Quello che non ho mai avuto, non mi è mai interessato, se dovessi vederla così, non ho neanche una villa a Cortina, ma a discapito di tutto quello che non ho, c'è quello che ho, quello che ho è il "che c'è" con denti sul labbro inferiore, ogni "che c'è" detto in quel modo è una dichiarazione. E' quel qualcosa che ti da vita. E' quel qualcosa che non ti fa morire nell'accettazione di quello che non hai. 

Quello che ho, è il sorriso, più vero che c'è.
Quello che ho, è l'amore, più forte che c'è.
Quello che ho, è lo sguardo, più dolce che c'è.
Quello che ho, è l'abbraccio, che mi ha aperto l'anima.
Quello che ho, è la forza, che mi da.

Quello che ho, è un sogno, che nessuno ha. 
Quello che ho, è la voglia di sognare, la voglia di vivere un sogno. Perché non arriverò mai a dire "ho amato per anni la stessa donna, e non gliel'ho mai detto"

Quello che non ho, è la paura di rimpiangere il mio tempo. Il mio tempo, giudicato prezioso, è usato per la più preziosa delle persone, quindi è quello che ho sempre voluto.




lunedì 18 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 16:11 | 1 comment

Le forze dell’ordine

Le forze dell’ordine sono quell’ente, o entità astratta, che dovrebbe tutelare la mia sicurezza; la mia scarsa fiducia, nei loro confronti, viene totalmente meno, nel momento esatto in cui sono loro a minare questa sicurezza, senza una valida ragione.
Se passi davanti ad uno dei tanti “albergoni” vicino al centro, capita spesso, che ti imbatta in un enorme ingorgo, causato dall’uscita di qualche bellimbusto in giacca e cravatta con annesso seguito di veline e velone con auricolari, sirene, armi, macchine, moto, alianti, cecchini, non so cos’altro. Questi, bloccano tutto il traffico del centro, come se fosse “normale” far passare chi viene pagato da tutti quelli bloccati nell’ingorgo. Ma levata questa postilla, rimane il fatto che, potendo tu con il tuo bel motorino, passare dove non passa il carnevale di Montecitorio, a volte li raggiungi e cosa fa la bella GAZZELLA di turno, ti taglia la strada a sirene spiegate, con paletta e clacson, sgommata davanti a te annessa, neanche fossi il protagonista di chissà quale fuga, il massimo della tua illegalità è scaricare le serie televisive.
Nonostante la paura presa, perché ti caghi sotto. Riesci ad essere abbastanza vigile (e non di professione) da dire:
”MA LI MORTACCI TUA E DI CHE TE PORTI APPRESSO, SE ME PIAVI DOVEVI SPERA’ CHE M’AMMAZZAVI, SIETE DEI CAZZO DI CRIMINALI, DEVI TUTELA’ LA MIA CAZZO DI VITA SU STO SCOOTERINO NON QUELLA DI QUALCHE STRONZO PAGATO DA ME DENTRO UNA MACCHINA DA 100.000 EURO, PAGATA DA ME PURE QUELLA, CON AUTISTA ESPERTO, PAGATO DA ME! DEVI TUTELARE ME! NON TAGLIARMI LA STRADA DEVI FERMA’ QUEL COGLIONE E FA PASSA ME PURE SE ME DEVO ANDA’ A COMPRA’ LA CARTA IGIENICA, STRONZO CHE NON SEI ALTRO! SONO IO CHE TI PAGO LI MORTACCI TUA NON QUEL PARASSITA!” ora l’espressione del tutore della legge è abbastanza sbigottita, e vorrebbe uccidermi, lo vedo nei suoi occhi, ma l’ovazione riscossa, vicino al semaforo ha fatto in modo che ebbi salva la vita, per quella volta.

Capisco forse di aver esagerato, nel cercare di far capire che è sbagliato di concetto il fatto che, TUTTI devono fermarsi perché passa UNO, quando quest’UNO dovrebbe far vedere, almeno in parte, che ha rispetto di TUTTI visto che è ELETTO legalmente o illegalmente, dai TUTTI e cedere il passo.

Utopia portami via.

giovedì 14 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 15:02 | No comments

San Valentino

Dal fioraio:
”Ciao scusa me fai un mazzo de rose, che vado de fretta? mettine un po’ rosse e metti qualche fiore grande. Grazie bello, ciao. Ma questi bianchi no? Ah so crisantemi. fammè grattà non ce capisco gnente de vivai io scusa.”
Tempo impiegato 50 secondi, 40 per il confezionamento.

 

A lavoro:
”Devo comprà un regalo da Tiffany, m’aiutate?”
All’inizio c’è l’impegno, poi la conversazione su quale sia meglio ed ogni recondito significato di ogni cazzata che può essere appesa al collo o addosso.
“Questo va bene, com’è il codice di questo ENNESIMO CUORE, di Marca X?”

“Vorrei questo!”
”Tenga”
”Grazie. E arrivederci (mai più mortacci tua manco alla mondial casa userebbero sto fero…)”

Tempo impiegato 1 ora tra andare e tornare, farsi consigliare dalle donne di turno vicino a te, e comprare il regalo, con fila alla cassa.

 

In profumeria:

“Ciao, (fai un po’ il piacione con la commessa) come va? Senti devo fa un regalo alla mi regazza, se compra sempre un profumo, carvi nclei me pare, sichei PASSION OF THE IMMORTAL LOVE BECAUSE I’M THE BEST AND MY PARFUM EXPLAIN THAT, quello co la pubblicità che ce stanno quei due che balleno e poi.. vabeh hai capito no?.” (Perché, pare che se usi un profumo ed esci de casa, qualcuno te se incula, e cominci pure ad avere paura di uscire col profumo).

Tempo trascorso 20 minuti, di cui 15 a farti vedere dalla commessa, che ci tieni a fare dei regali desiderati. 4 a cercare la macchina che non ricordi dov’è. E 1 tra scelta e pacchetto.

 

Perché NEANCHE IL PACCHETTO viene fatto. Anche quello è “di marca”.

 

San Valentino non è una festa consumistica, le persone sono consumiste e trasformano qualsiasi festività in qualcosa di stupido, consumistico, e criticabile.

Ma anche, se si facessero queste cose, un bigliettino cambierebbe il senso di quello che fai, le parole che non ti escono normalmente le puoi anche mettere accanto a dei fiori, e i fiori passano in secondo piano, il profumo solito passa in secondo piano, lo stesso ciondolo che hanno tutte, passerebbe in secondo piano, perché c’è qualcosa in più, quelle parole che nella vita non usiamo perché non abbiamo tempo di fermarci a parlare, o di fare continue dichiarazioni, quelle parole che nessun altra ha. E quando ti rendi conto che quelle parole rappresentano il cioccolatino della festa allora quel cazzo di ciondolo di Tiffany lo puoi fare il 27 agosto e diventa una vera sorpresa.

Posted by Adespoto Posted on 11:48 | No comments

Serate vintage

Accendendo il media center, scorri tutta la mondezza che hai disponibile sull'hdd e cominci a scorrere liste di film, divisi in categorie di qualità, DVIX-RIPmd-HD-FullHD etc.
Bella la tecnologia, bella la computer grafica, bello THX - BLUE RAY- SORROUND - 3D - 4D -1000D -CIPIEX.
Ma poi alla cartella Disney ti chiedi "c'è qualcosa più bello di questo?"


Non amo la disney in quanto azienda multinazionale, antisemita, e altre cose alla No Logo. Ma la mia infanzia è stata deliziata da personaggi di questo calibro, dalla risata più bella della storia del cinema cioè questa:



Levata la passione per il disegno a mano libera, i colori caldi, le musiche, perché parliamoci chiaro, le Soundtrack Disney sono fenomenali, ancora adesso, potresti ritrovarti a canticchiare "Grande alìììììì principe alìììììì alì ababua, lui lo sa che la sua sposa è già quiiii..." o "Baciala" di Sebastian.

Ogni minimo dettaglio era ben costruito, i personaggi ben delineati sia con tratti completamente unici, che con tratti caratteriali unici anch'essi.
La rovina è stata Pocahontas... Esperimento mal riuscito di mollare la Fiaba. Personaggi umani, animali che sono, semplicemente, animali... Dov'è la fantasia? dov'è il sognare che la tua cazzo di teiera vada in giro per casa e ti rifaccia i letti? Dov'è quella fantasia che ti fa immaginare che il tuo candelabro (se l'avessi) ti farebbe l'inchino? O metterti a cantare Ochetipochetiuochetiua mentre lavi i piatti sperando che si comincino a lavare da soli?




mercoledì 13 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 15:04 | No comments

Il Meccanismo del DOVERE


Si è un semplice verbo, niente di più. Non è più importante di altri,  ha lo stesso valore di cavalcare, forse anche meno di cavalcare, visto che questo ha senso e non nasce da un altro verbo. 
E' sbagliato pensare che il DEVO nasca da un obbligo, nasce semplicemente da un desiderio, nasce dal voglio. Il voglio è il vero dovere, nessuna persona normale ha bisogno della regola che DEVI rispettare il prossimo, semplicemente VUOLE farlo e questo si trasforma in "dovere", quando non vuoi, fa di te una persona in gabbia, o semplicemente un possibile criminale perché non lo rispetterai mai. Quindi sei in errore.
La gente non deve chiudere casa, vuole farlo, perché ci tiene, e perché qualcuno che NON vuole rispettare gli spazi altrui potrebbe voler rubare le cose dentro. Io per esempio non DEVO non rubare, semplicemente NON VOGLIO. Quindi vicino a me possono esserci le case aperte e me ne frego altamente.
Il devo è una maschera per il "non voglio più, ma come faccio?".
La paura di tutto si è basata sempre sull'obbligo, le storie, quelle belle, quelle in cui tutti ci vorremmo ritrovare, quelle che rappresentano il sogno irrealizzato di ogni essere vivente, partono da un DEVO che dovrebbe essere sconfitto dal DESIDERIO e dal VOGLIO di qualche pazzo scriteriato, sono solo racconti, ma se ti ci trovassi... riusciresti ad essere quel pazzo scriteriato?
Immagino che qualcuno risponderebbe "No, penso che non ci riuscirei" e gli/le direi "E se già lo fossi... e ancora non volessi farci caso?"





lunedì 11 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 15:47 | No comments

Alla guardarobiera nera ed al suo romanzo rosa

Parte 1

Parte 2


Non sai perché, da quel giorno cerchi di vederla più spesso, ti inventi la prima mail scrivendo SS (le iniziali delle persone con cui andava a pranzo), ovviamente non sai che da quel primo contatto, ad oggi, ss diventerà miss you, ma non lo sai, fai le cose perché pensi di essere soltanto una "brava persona che vuole far integrare un nuovo membro nel gruppo." (niente battute su membro). Non lo sei mai stato... perché le persone sono due e l'altra neanche la nomini.

Ti da buca, continui, chiedi dei caffè, chiedi tutto quello che puoi piano piano, ogni giorno torni a casa e ti chiedi "ma che stai a fa? sono gli altri che invitano e tu ti inventi di tutto per fare in modo che non ci sia nessun altro?" Focalizzi. Realizzi. Non lo stai facendo per integrazione, lo fai perché, puoi controllare tutto e tutti, sei bravo a rigirarti le persone ma, non puoi controllare te stesso. 

Lei è l'unica persona che vince delle scommesse con te, vince dei dibattiti dialettici, certo, ci sono sonore sconfitte per lei, con delle "penitenze" degne di nota (che non starò qua a descrivere). Ma non è importante chi vinca tra i due (ovviamente di più io, tanto non potrà mai obiettare e la cosa è appagante, se lo sapesse mi ammazzerebbe), noti che anche lei lo fa, perché vuole parlare con te, dibattere, ridere, scherzare. Ti dice sempre che la parte che vedi è la parte peggiore di lei, e te ne innamori di quella parte peggiore. Perché è facile innamorarsi dei pregi, ma sei veramente innamorato quando ne ami i difetti e quei difetti che ti fanno sorridere e vorresti fossero tuoi per sempre.

Cominci a notare che avete molte cose in comune, tutto, cominci a sapere come reagisce, i gesti che fa con la bocca, come muove gli zigomi, come socchiude gli occhi, e ora come li apre appieno quando ti avvicini alle sue labbra, scopri tutte queste cose e non ti basta mai, e ogni giorno scopri cose diverse che neanche lei sapeva di avere. Riesci a fare i dialoghi con lei, anche senza di lei, e lei oltre tutto questo, sa perfettamente quando le guardi il culo -_-, non ne sfugge una e allora ti inventi sempre qualcosa di nuovo, non per guardarle il culo (non solo) ma perché vuoi metterti alla prova e ti rendi conto che è lei che ti rende vivo.
Arrivi addirittura a fare osservazioni del tipo "certo abbiamo parecchie cose in comune io e te" e lei "tutto" e io "beh" e contemporaneamente "io sono maschio e te sei femmina" viceversa nell'io.
Sei fregato Cognome, come direbbe Lei. Che ti chiama per cognome quando non è arrabbiata e per nome quando c'è qualcosa che non va. Tu non puoi fare lo stesso per diversi motivi, ma lo faresti :).

C'è chi dice che le donne si innamorano del tempo che dedichi a loro perché quantifica l'importanza che le dai, non so se è vero, neanche mi interessa, ma io darei tutta la mia vita per passare un giorno da solo con lei. Credo che se potesse leggere queste parole, sarebbe contenta, non vorrei si emozionasse o altro, perché quando sorride è più bella di quanto è già bella quando si lagna un pochetto.  Perché si lagna eh... uuuuhhh.. ma quando si lagna ti scalda il cuore perché è LEI e l'unica cosa che vuoi fare è consolarla, e farla tornare a sorridere tutte le volte che ne ha o avrà bisogno.

In realtà non puoi toglierle gli occhi di dosso.









Posted by Adespoto Posted on 00:18 | 2 comments

Ariccia

"Ciao sono nuovo di Roma, faccio l'università e vengo da Potenza, andiamo ad Ariccia una domenica di ferragosto?"

Ok forse da Potenza non viene nessuno perché la Basilicata non viene mai nominata, ma mettiamo il caso sia possibile varcare il confine di questa oscura regione e venire a Roma, sono certo che Ariccia sia una meta prefissata, un po' come il Colosseo per i cinesi e le lezioni di Tai Chi accanto alla torre di Pisa.

La cosa assurda è che Ariccia è un luogo di incontro anche per la mediocrità Romana e dei paesi limitrofi sulla Tiburtina, che sono un po' sciocchini nevvero...

Ci sono 3 cose famose ad Ariccia: 
1- Romanella
Opinione: Non è un vino! Porca troia! Se vendono le "bustine" per farla, ci sarà una ragione... Non vendono le bustine di Amarone del Valpolicella del 1983.
2-Porchetta
Opinione: Molto buona, se servita calda, non fredda è una cazzo di leggenda che fredda è buona, ha una sua temperatura e non è bollente, ma non è certo fredda che sembra una superga.
3-Rustico
Opinione: C'è una sottile differenza tra Rustico e Maleducato/Ignorante./Stupido

Il problema è sempre lo stesso, ogni volta che un posto diventa "famoso", diventa inspiegabilmente peggiore, e perde tutte le qualità per cui è famoso.

Prova 1

Io: "Senta può portarmi una bottiglia di acqua liscia?"
Tizio: "2?"
Io: "No.. una bottiglia di acqua liscia..."
Tizio:"Ferrarelle?"
Io: "ok, sei talmente inutile che se non cagavi eri un soprammobile."

Prova 2

Locale Aricciarola

Tizio:"Che primo ve pijate?"
Io:"Guardi io prendo degli gnocchi all'aricciarola"
Tizio:"Che?"
Io:"Gnocchi all'aricciarola..."
Tizio:"non li famo"
Io:"Siamo ad Ariccia, nel "ristorante" Aricciarola e non fate i gnocchi all'aricciarola?"
Tizio:" No!"
...

Pessimi momenti... Odio Ariccia, odio vero si intende, non quello mmm colorato ;).

domenica 10 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 03:43 | No comments

Imbarazzante

Dal Giallo non dormi, non mangi, non fai altro che pensare a LEI.
Non è una cosa brutta, non ti senti stanco, non ti senti affamato, lo specifico perché è necessario.
Non vedi l'ora di vedere una risposta o un cenno qualsiasi, vai a comprare un accendino e, solitamente, scegli quello con la fila più copiosa, perché sei uno a cui dispiace che un oggetto venga messo da parte, invece oggi sei apatico e il tabacchino ti dice "Che colore?" e tu "E' uguale..." e lui "Giallo va bene..." e tu "..."  non ne esci... Sai che forse ci fai più caso perché ora quel colore è diventata un'altra cosa, come tutte le cose che la riguardano. Ma che ci puoi fare... sei un sognatore. 



Un inguaribile sognatore, fiero del suo male, e contento della sua degenza. Perché sai che anche se dovessi "curarti" dal sogno che hai adesso, ne hai pronto subito un altro, da condividere con lei questa volta mentre vivi quello principale, e dopo ne avrai un altro, e un'altro ancora, insomma avrai un bel po' da fare.



sabato 9 febbraio 2013




Ieri desideravo fermare il tempo, non nel momento del contatto, ma un attimo prima, un attimo infinito. Anche il bianconiglio ce lo dice :
"Per quanto tempo è per sempre?"
"Anche un secondo"
Beh, cari elettori, ho vissuto quel secondo.

Avrei potuto continuare, certo, avrei potuto fare tante cose, non riuscivo a fare niente se non a tenerle la mano.
Perché come dice De Gregori qua accanto nella playlist
.E con le mani amore, per le mani ti prenderò, e senza dire parole nel mio cuore ti porterò e non avrò paura se non sarò bella come dici tu, ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo più
 Ed io non tornerò più, non vale mai la pena voltarsi indietro, vedi sempre le cose in maniera diversa.




Posted by Adespoto Posted on 06:11 | 4 comments

Il Giallo del Bacio

Oggi è la giornata dei baci, la giornata in cui i baci che normalmente prendi alla tua LEI, e che regolarmente modifichi con messaggi personali, non vengo mangiati, forse per la prima volta.
Quando apri quei baci trovi le solite frasette da, mmm romanzetto, poi ad un tratto, ti rendi conto che c'è qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che vuole quei baci, ma non di cioccolata.

Il giorno prima hai dato al bacio un colore, il giallo, il giallo che in realtà non vuol dire niente, speravi nel rosso, un po' più passionale. poi però ti rendi conto che anche giallo va bene, alla fine te ne frega poco di che colore è, basta che è lo stesso per te e LEI. Questo giallo viene visto da vicino per 2 volte, non è un bel giallo ma insomma è un ottimo bordo, e ti rendi conto che è l'unico bordo del giallo (2 baci a stampo) che ti abbia aperto le porte per l'arcobaleno di spongebob, e anche se non sai un cazzo dell'amore come prima, sai che vuoi quel colore. Sempre. Tutta la vita.

E poi tornando a casa ti fai i conti:
Baci comprati X
Baci Modificati X-2
Baci mangiati X-2
Baci non modificati 2
Baci Gialli - 2

Mmm l'argomento è interessante, potrei comprare una scatola di baci e non modificarne il contenuto.

Quindi la teoria è: "se non modifichi il contenuto, rimedi il bacio, perché quello che scrive qualcun altro è meno interessante ed ha bisogno di essere compensato".



venerdì 8 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 16:25 | 4 comments

Che cos'è l'amor, chiedilo alla porta

1 Parte

Credere nell'Amore per me, era come credere in Dio, un semplice salvagente per una vita vuota, guardare una donna e riempirsi di lei era solo un'espressione da romanzetto rosa, anche abbastanza scadente. Se ora mi dovessero chiedere "sei mai stato innamorato?" non c'è bisogno di una risposta, un sorriso basta e avanza.
In quel sorriso ci sono tutti i momenti che hai condiviso, tutte le parole, e tutte le emozioni. E' un sorriso che non è un impulso nervoso momentaneo da soli 78 muscoli, è un sorriso in cui ti aumentano i battiti, ti sudano le mani, ti si scaldano gli zigomi.



Non mi sono mai lamentato del mio rapporto con le donne, ho sempre avuto del "miele" dalla mia, facilità nel dialogo, mai a disagio, battuta pronta, un ottimo modo di fare nuove conoscenze. 
Nel momento più florido di questi, sei nel tuo ufficio, arriva una nuova "tizia", che a prima vista giudichi come timida, silenziosa ed introversa, o che se la tira, non ti rendi conto che già hai preso coscienza di lei in soli pochi secondi. 
Te la ritrovi a mensa, perché fa parte del tuo gruppo per vie traverse, racconti un tuo aneddoto, e lei ride, coprendosi la bocca, e ti guarda sottecchi. La sgridi dicendo "che ridi? è una storia triste!" e lei ride di più, e quegli occhi... ti spaccano in due, neanche fossi un'anguria a Nettuno dal signor Watermellons. Torni a casa, e non te li dimentichi... E le due parti diventano:
Io interiore: "ah! bello mio... sei fregato!"
Io esteriore:"Ma che cazzo stai a di?"
Io interiore:"Eh si, non ti rendi conto che stai parlando da solo?"
Io esteriore:"..., vaffanculo Io interiore"

giovedì 7 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 20:55 | 2 comments

"Ti odio" "Più della mia stessa vita"

BzzzBzzz (suono sms)
"Sei uno scemo :)"
E' un classico esempio di quanto è importante la psicologia inversa, di quanto è strano che non si riesca a dire quello che realmente si pensa. Si creano dei giri di parole per dire quello che si prova, sarebbe facile dire "mi fai sorridere, e mi rendi felice" si tende a dire altro, questo perché fa paura, una cosa detta è molto importante. 
Se arrivi ad insultarti con il sorriso, diventa un rapporto importante, diventa intimo, puoi dirti tutto e riesci ad insultarti, ovviamente scherzando, ma l'accettazione di questi "spastica, deficiente, stupido" è una vera miniera d'oro per i sentimenti.
Ed il "ti odio", quando non puoi dire altro, è l'unica cosa che ti riempie il cuore, dietro ogni parola c'è un sentimento, non ti interessa cosa senti o leggi, arrivi ad un punto che sai quello che non viene detto, ma ogni tanto hai bisogno di dirlo, perché vorresti gridarlo, vorresti esplorare quello che senti, allora che fai? Ti odi, ti odi come se non ci fosse un domani. ti odi come se fosse l'unica cosa che puoi fare...
Perché più del ti amo, il ti odio è raro, ed a prescindere da quello che il vocabolario può dire, tu sai quello che significa.
E cosa fai? Rispondi allora! Diglielo tu! Non puoi vero?! Sei un vigliacco!
Puoi solo dire che "più della mia stessa vita".
Posted by Adespoto Posted on 14:57 | 14 comments

Quello che so sull'amore


Penso che un'immagine sia più esplicativa di un libro intero, pieno di parole, pieno di inutili citazioni alla Bacio Perugina (o Fabio Volo). So che non so niente, so che per me è necessità.

martedì 5 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 17:14 | 1 comment

I non-clienti

Le attività sono molteplici, le difficoltà notevoli, i calcinacci sono ovunque, e i fili pendono dall'alto come fossimo alla santa inquisizione.
Uno dei giorni in cui lavoravo di muratura alla mia Sala; durante una pausa sigaretta, si avvicinano delle signore, si guardano intorno, si affacciano e mi notano seduto sullo scalino, e mi chiedono:
"che fate qui? dei lavori?"
-no siamo solo dei teppisti che distruggono i locali- "certo signora!"
"e che cosa aprite un negozio?"
-no come le dicevo stiamo distruggendo i locali sotto per far crollare il palazzo- "certo signora!"
"e che vendete?"
-morte- "computer, ma sarà anche una zona ricreativa per i ragazzi!"
"oh che peccato..."
"perché?"
"perché mi servivano degli asciugamano per casa"
-ma vaffanculo- "se vuole, visto che sto facendo ancora i lavori, posso ritagliare un angoletto per vendere gli asciugamano" -chiaramente sono sarcastico, ma il sarcasmo dopo una certa età non worka-
"oh sarebbe molto carino, 2 grandi verdi di spugna ed 1 da bidet"

Beh alla fine li ho comprati, tanto stavo andando da Ikea e li dovevo comprare per me, sta signora l'ha spuntata... e c'ha rimediato gli asciugamano...
Posted by Adespoto Posted on 12:24 | 3 comments

Quei giorni all'ultimo banco

Ci sono tante vicende che hanno indotto me, ad avere seri problemi con chi giudica, nello specifico, mi riferisco ai professori di liceo. C'è una massima importante che dovrebbe essere la prima nozione di un professore "Sai una cosa bene, solo se riesci a farla capire a tua nonna", detto quanto, non mi sembra normale che la professoressa di italiano parli un po' come un Cattivik burino, e tendenzialmente c'era un'antipatia reciproca.
No, non soffro di vittimismo, ho delle prove che avallano la mia tesi.

PROVA 1


P: Ragazz ogg v'enterrego!
A: Professoressa, gentilmente abbiamo avuto il compito di matematica, potrebbe interrogare domani?
P: Ah allor vbene! Interrego Francesc!
F: Professoressa abbiamo avuto il compito.. potrebbe...
P: Te mette 4! Interrego Robert!
R: Professoressa, guardi potrebbe non interrogare oggi?
P: Ah si te mett 4 pur a te! E ora a te Anscielo!
Io: Professoressa
P: Ok a te te mette 2...
Io: Ma perché a me 2?
P: Perché è la terze vort che sente sta shtoria
Io: Si ma ha fatto la somma di tre persone diverse...
P: Sempr 3 sso. Mo shtatte sitto senno te ne mett n'altro.


 PROVA 2


P: Anscielo... Te dovrei mett 6, 6 e mezz, ma te mett 4 così te invoglio a shtudià, e ricurdate l'eshperienz fa l'om latro e schrivo quell che sarà sarà...

E scrisse veramente "quello che sarà sarà" sulle note vicino al voto. Oltre a non sapere neanche i più banali proverbi.

Pessimismo e Fastidio.

venerdì 1 febbraio 2013

Posted by Adespoto Posted on 23:54 | 3 comments

Si puà o si può o si pooh?


La canzone non è male, 
ma non è questo il punto, 
le parole sono interessanti, 
ma non è questo il punto,
non amo i pooh,
questo è un buon punto.

Ma siamo stati a fare un dibattito, durato anche parecchi minuti, su come sia possibile cantare come Facchinetti, se non usando la A al posto della O, nei momenti tipo SE E' VERO CHE SI PUOOOO (min 1.52), è evidente che lui dice SE E' VERO CHE SI PUAAAAA, si vede dal labiale, e dal fatto che non verrà mai alla stessa modo. Si lo so, ci starai anche provando, e fai bene ma tanto alla fine è PUAAAAA!
Le grandi perdite di tempo...