I miei appuntamenti immaginari, oggi, non hanno vinto, chi l’ha spuntata stavolta è il connubio di eventi per cui, non ci sono i suoi responsabili, non c’è il mio responsabile, i miei compagni di banco hanno il pranzo e uno che non se lo porta ha avuto in offerta un pranzo da chi se lo porta, insomma mancava solo che me lo portassi io, ma sapete, mi ero messo d’accordo con lei per andare a mangiare fuori.
Chi immaginava che il 14 agosto Roma fosse così bella, certo chiamare in ordine tutti i ristoranti conosciuti e non, che permettessero di mangiare un risotto alla crema di scampi (suo piatto preferito) degno di esser ricordato, ma che non sia ubicato troppo lontano dal lavoro, è stato complesso, ristoranti molti chiusi o molti aperti solo di sera. Insomma avevo quasi perso le speranze quando ho notato che aveva riaperto una vecchia gloria della ristorazione sarda, e pensate, proprio vicino al lavoro. A colpo sicuro ho prenotato riservandomi la possibilità di disdire qualora a pranzo non avessero avuto la portata per cui avevo prenotato.
Lei si è presentata con i suoi pantaloni bianchi, rigorosamente con i tacchi, una magliettina viola, in tinta con lo smalto, e un giacchetto intrecciato, capelli legati, e lucidalabbra luminoso. Io mmm me. E’ salita in macchina, mi sarebbe bastato, vederla accanto a me come dovessi portarla chissà in quale posto lontano. Non sono riuscito a farle un mazzetto di fiori di carta, perché, nonostante tutto quello che abbiamo fatto, questo era il nostro primo appuntamento con pasto, tendenzialmente il 2° in una storia normalmente vissuta.
Il proprietario ci ha accolti in questo locale con la luce giusta, non soffusa, perché boicotto spesso i locali bui, per diversi motivi, devo vedere cosa mangio e chi ho di fronte, figurarsi con lei. Ovviamente lei non si aspettava che l’avessi portata la proprio per il risotto, ma vederla sorridere e chiedermi:
- Immagina se oggi non lo fanno!
- Secondo te non ho chiamato prima per saperlo?!
Difatti c’era e vederla mangiare con gusto, con calma, senza preoccuparsi della gente, ridere e scherzare con me, ma alla fine parlare di tutto come fossimo a pranzo dopo centinaia di pasti condivisi, parlare di ciò che è successo, e non di noi, mi ha fatto vivere la situazione di stare con lei. Mi ha fatto piacere che ha mangiato tutto, si è presa il dolce, perché era a suo agio con me, non credo l’avrebbe fatto ad un appuntamento, perché non era in linea con la sua “linea”. Ma abbiamo pranzato da coppia. Non sarei mai voluto andarmene, avrei voluto fermare il tempo, ma il tempo non si ferma se si fosse fermato sarei rimasto fermo anche io, magari lontano un tavolo da lei per sempre.
Siamo tornati abbiamo fatto la nostra prima, e forse ultima, recensione di coppia, su tripadvisor, perché ci piace criticare, ma soprattutto ricordare.
Onestamente avrei fatto l’amore con lei, per me non esistevano portate o condimenti afrodisiaci, ora credo che sia afrodisiaco pure un panino da McDonald se di fronte ho lei.
Mi è stata data la possibilità anche di un pasto, penso di averla sfruttata al meglio, non mi interessa e non penso cambierà qualcosa, ma posso spostare il punto “cena assieme” dai rimpianti ai ricordi. E’ una differenza molto sottile, ma è importante. E forse abbiamo levato anche un’altra annotazione da dei vecchi post-it che avevo fatto 2 anni or sono.