Onestamente sono un bugiardo di prima categoria, riesco a mentire a tutti, costantemente, continuamente e nella maniera più eclatante possibile. A volte inganno anche me stesso, riesco ad essere impassibile e finto perfino davanti allo specchio. Onestamente vorrei urlare, vorrei lamentarmi, vorrei anche piangere (non è molto virile ma tant'è), e da solo non ci riesco. Onestamente è come se, ingannare tutti fosse diventata una droga, non dico bugie, non mi piace dire bugie del tipo "ho la tv meglio della tua, sono questo, sono quell'altro" no, queste sono stupidaggini, sento il bisogno di modellare tutto in funzione delle mie necessità, ingannando le persone con cui lavoro, vivo, e impersono. Onestamente dire la verità sul dire bugie, è un paradosso, ma quando ti rendi conto che fai la tua vita come niente fosse e basta uno sguardo fisso a far crollare tutte le barriere che ti sei creato con cura e meticolosità, capisci che puoi ingannare quasi tutti. Non riesci ad ingannare te stesso quando ti guarda, di conseguenza non inganni chi ti guarda.
Capisci che vorresti lamentarti, lagnarti, piangere, incazzarti, davanti a quello sguardo. Ma non è il caso, non è il momento, e forse non lo sarà mai. Glielo hai detto che non riesci a trattenerti davanti a quello e lei l'ha capito.
Nove persone vengono continuamente indottrinate da me sul come comportarsi, muoversi, quando andare a pranzo, quando entrare, quando uscire da lavoro, quando uscire prima o rimanere, e non se ne rendono conto; se lo sapessero credo si risentirebbero un po' nei miei confronti, anche perché questa storia va avanti da anni. Non li biasimerei.
Ma nonostante questo, se chiudo gli occhi, mi sento quello sguardo addosso, e come droga anch'esso, mi fa venire voglia di essere sincero, di non fare sempre quello che sorride a tutto e a tutti. Ho quasi timore di chiudere gli occhi perché so che è giusto.
Io non sono ottimista, non lo sono mai stato, a volte viene confusa la mia capacità di adattamento con ottimismo, no, semplicemente non me ne frega nulla, non mi interessa che piove, non mi interessa che mi bagno col motorino, non mi interessa che fa caldo, freddo etc. Tranne quando, devo vivere quel momento attraverso altri occhi, allora capisco che mi frega, mi frega perché se mi dicessero "domani cambi lavoro" farei di tutto per non farlo, se "domani piove" mi preoccupo per asciugare la sella.
Sento che ora riuscirei a dare importanza alle cose, se chiudessi gli occhi, ma se le dessi importanza crollerei, e non è il momento.
Onestamente... mi ha colpito molto il tuo post.
RispondiEliminaE' davvero un pugno a te stesso, forse.
Un pugno positivo.
Non ci vedo niente di male o di strano. In fondo abbiamo diverse maschere, piccole o grandi, innocue o no.
Che vuoi farci.
Sei stato sincero, mi piace.
P.s. di cosa ti occupi? Indottrinare la gente è il mio sogno. Vorrei riuscire a farlo però con molto più di 9 persone :p
Moz-
Mi occupo di computer, ed indottrinare la gente è semplice maieutica, utile per passare più tempo di quello concesso, a differenza di chi si adegua, con lei.
RispondiEliminama non siamo tutti così? o meglio se fossero gli altri a non esserne coscienti? la critica alla realtà o alla metarealtà non è forse il sintomo paradossale di un'intelligenza acuta?
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