domenica 16 giugno 2013

Posted by Adespoto Posted on 12:01 | 11 comments

Lei #27–The man in the mirror

Ho sempre odiato gli specchi, non mi piace guardarmi, non mi piace guardare neanche quello che ho dietro attraverso lo specchio. Alla stessa maniera non mi piacciono le foto, non guardarle, intendo a me, non mi piace che mi si impressioni. E no, non ho paura che mi si rubi l’anima.

 

Però so che esiste una foto che mi piace, a cui non mi sono ribellato, a cui ho sorriso all’obiettivo. Ed è sul suo cellulare, nascosta, bloccata o quel che è, dove ho sulla fronte un post-it:

Ciao

Ti Amo

Pomiciamo?

Si lo so non è granché, ma d’altronde avevo fretta.

 

Venerdì mi sono visto allo specchio, come non avevo mai fatto prima.

Mentre lei si ricomponeva i capelli nel bagno, sono entrato nell’antibagno delle donne, e l’ho abbracciata da dietro, lei mi ha preso le braccia come continuazione del mio abbraccio.

(Io le ho anche toccato una tetta, ma questa parte la tralasciamo).

Ho alzato lo sguardo, ho visto me con lei, mi sono piaciuto, ovviamente era lei che stava davanti a me e io intanto le baciavo il collo.

 

Stamattina mi sono lavato il viso, ho alzato gli occhi, lo specchio era tornato vuoto, o meglio, è tornato quello di sempre, un riflesso banale della realtà, niente di voluto, niente di cercato, solo un continuum di quel che c’era prima.

 

A lei piacciono le foto, a lei piace specchiarsi, lo fa spesso anche sulla porta che riflette in determinate ore del giorno.  A me non è mai interessato nulla di queste immagini, tutti lo accettavano, e tutti lo sapevano.

C’è una frase di un film che rappresenta quasi totalmente il mio excursus.

 

Io sono un grande stronzo… anzi no, sono consapevolmente un grande stronzo. Perché non mi è mai importato di niente e di nessuno in tutta la mia vita e la verità è più o meno che tutti l’hanno accettato… “sai è così”… “è fatto così”… e poi tu… Dio… (lo ripeto infinite volte) tu!

Tu non hai mai pensato questo di me. Io non ho mai conosciuto nessuno che pensasse davvero che volessi qualcosa, finché non ho incontrato te… e allora l’hai fatto credere a me, perciò sfortunatamente io ho bisogno di te e tu hai bisogno di me!

 

Ora voglio le foto, voglio guardarmi nello specchio, le dico a voce che voglio una minilei, perché diamine se la voglio. Perché la voglio per me per la più bassa forma di egoismo, voglio un’altra come lei;  e la voglio dare a lei perché è ciò che di meglio potrei darle, un’altra come lei.

 

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11 commenti:

  1. Allora forse è semplicemente LEI il tuo specchio.

    Moz-

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    1. Eh si. :) Diciamo che è l'immagine riflessa insieme che ha senso.

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  2. Forse è semplicemente che quando trovi la tua dimensione anche l'immagine allo specchio è meno orrenda di quanto lo sia stata fino al giorno prima.

    Poi torna fuori la bestia :P

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    1. Aoh Mist... Orrenda... Ma come ti permetti... E' un fattore psicologico non di disgusto... :D Aauhahuhuahuahua
      Scherzi a parte, l'immagine che ora vedo allo specchio quando mi capita è come lei tra le mie braccia.

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  3. Più che lo specchio temo le foto, sono così poco fotogenico da far schifo, tanto che per circa un quinquennio quello dell' adolescenza e di maggior insicurezza fuggivo al minimo rischio di foto.
    Credo che semplicemente l' amore ti dia sicurezza, ma è soprattutto la presenza di lei a dartela.

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    1. Non ho paura delle foto è che non avevo voglia di guardarle con nessuno/a. Ora si :D

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  4. Col titolo sono partito da Michael Jackson, col finale... arrivato a Ramazzoti ("un altra come te, ma nemmeno se la invento c'è") ^^ Umorismi inutili a parte, pezzo molto interessante il tuo, da rileggere sicuramente :)

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    1. Dio, lo sapevo che sarei arrivato al Ramazzottismo... Moccia ora è il mio mentore. :D
      Grazie.

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  5. Le prove sono per me una prova tangibile.. Non posso farne a meno..

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    1. Volevo dire foto, non prove.. -_-*

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    2. Ho sempre pensato che la mia buona memoria mi avrebbe aiutato, ho sempre creduto che la vera foto la fa la polaroid che non esistono pose costruite. Poi ora riguarderei quella foto con il post it in fronte per ore.

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