mercoledì 20 marzo 2013

Posted by Adespoto Posted on 12:44 | No comments

Un pochino di amarezza

Prologo postumo

Un po’ mi spiace pubblicare questo post oggi, sarebbe stato meglio ieri, per un motivo che non sto a dire, ma dopotutto l’avevo scritto e non vedo perché non fare quello che voglio.

 

L’originale

Domani è la festa del papà, tutti noi habemus pater, volenti o nolenti nessuno viene concepito grazie allo Spirito Santo. Si perderebbe anche parte del divertimento.

Beh non ho mai parlato molto con mio padre, non ho mai neanche detto papà a mio padre, al massimo lo nomino solo in terza persona davanti ad altri, si è abbastanza triste.

Questo perché in realtà, la vita dei miei è stata molto turbolenta, da ragazzino fino alla 5 elementare vivevo solo con mia madre, avevo anche il suo cognome, mio padre era una figura abbastanza occasionale, tutti i giorni a casa, la sera andava via, mi portava tante cose, mi ricordo ancora quando portò il VIDEOREGISTRATORE con tante cassette. Ogni giorno mi portava un ovetto kinder o altre cose, ma poi la sera se ne andava. Dove? non l’ho mai saputo. Ma questo modo di vivere ha fatto in modo che non sia mai riuscito a chiamarlo papà… Aspetta… forse una volta, in ospedale quando è stato male, ma non mi sentiva.

Non è mai stata una persona cattiva, anzi molto buona, sensibile, ipocondriaca, un po’ ignorante, ma piena di cuore. La sua vita prima di me mi è ancora del tutto ignota.

Mi ricordo ancora che mia nonna, quando ero piccolo e lo nominavo, si incazzava parecchio e mio nonno non voleva sentirlo neanche nominare, ancora vedo le situazioni in cui succedeva. Poi un giorno camminando per strada con lui, sempre intorno ai 10-11 anni, un signore, che lo conosceva, ma non lo vedeva da circa 15-16 anni, gli dice “ma tu non avevi 2 femmine?” e io piccola spugna, ho assorbito, poi negli anni ho elaborato. Diciamo che ero un pochino il bimbo sperduto della famiglia, mia madre è stata via per 2-3 anni quando ero piccolo e stavo da mia nonna, non capivo perché. Piano piano cogliendo informazioni, sono riuscito a capire che mio padre aveva una famiglia prima di noi, noi  non lo siamo mai stati, ci abbiamo provato ma niente di più. Questa ex-famiglia non ho capito se è stata lasciata prima o in concomitanza con il mio arrivo, anche se la reazione dei miei nonni materni mi ha sempre fatto pensare il “peggio”, ultimamente ho conosciuto una delle due sorelle o sorellastre (non che mi senta come cenerentola), la più grande immagino.

Alla fine della fiera, non me n’è mai fregato un cazzo di quello che c’era prima. Ma mi son sempre detto che non farò mai una cosa del genere, non attirerò “l’odio” delle famiglie ne altro. Eppure, ad oggi, mi rendo conto che non è così. Come alla fine mio padre si è battuto contro la sua famiglia, contro la famiglia di mia madre perché, forse, veramente amava mia madre; io ora vorrei essere padre, ma attirerei l’odio, quello vero, di tanta gente. E onestamente lo affronterei a testa alta, forse come hanno fatto i miei genitori. Erano disposti a tutto, non lasciavano niente agli altri.

Mi piace pensarla così, per questo non ho mai indagato. Potrebbe essere anche successo che con un rapporto occasionale con mia madre che era avvenente a 33 anni, sia stato concepito io, e mia madre l’abbia mmm messo alle strette e, non avendo possibilità di scelta, sia venuto a stare con noi.

Il punto è, che scelgo di credere all’altra storia, quella in cui ci si batte per amore che sia a 20-30 o 50 anni, vera o no, non cambia il finale, io continuerò a chiamarlo in 3a persona e a sentire un brivido ogni volta che ne parlerò con mia nonna (oramai solo lei), continuerò a cercare il mio odio da parte di decine di persone, per avere l’amore di una, ed essere padre anche io. Dopotutto mi piace anche credere a questa di storia, finale che cambia o no.

 

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