venerdì 3 maggio 2013

Posted by Adespoto Posted on 12:32 | 8 comments

Il fulmine a ciel sereno

Ecco, per mantenere l’anonimato mi sono nascosto dietro quell’albero. Non che sia importante, quando un fulmine ti prende, difficilmente vieni riconosciuto.

la metafora invece è che mentre sei assorto in tutt’altro, ti arriva una notizia, che inizia con un:

non so come dirtelo

in quel momento cominci a capire che sei il bersaglio della scarica.

non ci vedremo più

in quel momento invece sei stato colpito. E non mi riconoscerò più.

 

Cosa fa il tuo cervello? o il mio in questo caso. Comincia a pensare a tutto quello che ti verrà a mancare, quelle piccole cose che occupano il tuo mondo, o quello che vorresti per te, e vedi che ti vengono portate via, da persone, dal tempo, e ora anche dal lavoro. Tutto ti tolgono, perché tutto è per te. Ho sempre pensato che la vita fosse ingiusta… ma stiamo esagerando. Non mi sono mai lamentato di niente, ho sempre preso tutto in maniera abbastanza tranquilla e con piena accettazione. Questo non ci riesco, me ne rendo conto nel momento stesso in cui, non riesco ad immaginare un non-lei, e la mia immaginazione è fervida, si sarà notato. Quando cammino per il corridoio ho la soddisfazione di vedere gli occhi al di là del monitor, che non possono fissarti, ma ti dicono tutto in pochi attimi. Gli attimi… Una storia fatta di attimi, un fulmine che è un attimo, vorresti sempre un attimo in più, ogni volta… sti cazzo di attimi.

Dici che vuoi andartene per non rovinarle ancora la vita, lei dice lo stesso, alla fine chi decide? Nessuno dei due… Perché, anche se lo dico sempre, la vita è fatta di separazioni, non è giusto che questa teoria sia messa in pratica da altri, o dal destino. Non credo nel destino ma sto pensando che devo cominciare a credere in qualcosa per potermela prendere con qualcuno.

Si dice che nell’arco di una vita di 80 anni hai 1 possibilità su 3000 di essere colpito da un fulmine, e si dice anche che il fulmine non cade mai nello stesso punto. Io in due anni ho subito un colpo di fulmine, e un fulmine a ciel sereno, nella stessa zona a distanza di pochi metri.

La statistica è una stronzata.

8 commenti:

  1. Risposte
    1. Ma ci sono altre cose da raccontare e casualmente la frase che lei trovò nel bacio ieri è stata: Non esistono distanze ma solo posti diversi dove ritrovarsi.

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  2. E' il destino di chi si abbandona a grandi emozioni.

    Una grande gioia è per forza seguita da un grande dolore, perché nulla è eterno.

    Dovrebbero costringere a studiare la Murphologia applicata già alle elementari, per preparare a questi momenti.

    Tu hai vissuto una grande gioia ed una grande storia d'amore.

    C'è chi vive nel piattume di tiepidi sentimenti tutta la vita, senza grandi dolori, è vero, ma senza neanche grandi gioie... e neanche se ne rende conto.

    E so bene che quando ti senti andare a pezzi non è una grande consolazione, però fra un anno, due, dieci... tu almeno questo ricordo lo avrai ancora stretto nella tua mente.

    Goditi anche questo momento di dolore, perchè è parte dell'amore anch'esso...

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    1. La mia capacità di accettazione è nulla, sto tentando di sistemare le cose. :) se ci riesco o no non è un problema, ma ci devo provare, no remorse.

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    2. Sono simile a te in questo caso, pure la mia capacità di accettazione è abbastanza inesistente... Ma, il tempo infine sistema sempre tutto, anche se pare una frase fatta!.. Tentar non nuoce comunque, giusto per dire un'altra frase fatta ;)

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    3. Ma se le frasi sono fatte, ci sarà un motivo no? Non credo a quella sul tempo, ma nell'altra si :D

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    4. Non accettazione, ma trarre godimento anche dal dolore.

      E' così bello struggersi. Io ne godo in maniera così assoluta, le rare volte che mi capita...

      Se poi riesci a porre rimedio alla situazione e a fare risalire in cielo i fulmini, beh... buon per te ovviamente!

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    5. No ma posso fare in modo che dove è caduto non si veda la bruciatura.

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