martedì 2 aprile 2013

Posted by Adespoto Posted on 15:45 | 10 comments

Informazioni stradali

Sei tranquillo, nella tua quiete motoria, quando ad un tratto ti si avvicina una macchina che ti pone un quesito tale da mettere in dubbio tutte le tue certezze.

“Senta scusi, per andare. . . . . .”

Io non mi vergogno a chiedere, non c’è nulla di male, ma facendolo spesso ho notato che esistono diverse categorie di passanti:

 

Il sospettoso

 

E’ tendenzialmente la signora anziana, che mentre ti avvicini ti fissa, tu chiedi l’informazione, e ti continua a fissare e continua il suo moto, dopo anni di ragguagli su Striscia la Notizia per le truffe, è un tipo preparato a tutto e non si farà ingannare dicendoti dov’è l’ufficio postale. Quindi, esperta e timorosa, ti fissa fino a che non esci dalla sua visuale. Lo sguardo è questo:

 

 

 

Quello che si trova li per caso

 

E’ la categoria più vasta, quando tu chiedi un’informazione costui risponde sempre

“non sono di qui”

Può essere anche vero, ma è evidente che hai la spesa, stai andando a piedi, sei di lì, o quantomeno sei stato spesso la. Una volta mi è capitato che mi rispondessero così dopo che sono usciti da un portone chiudendolo a chiave. Questi mi rispose "non sono di qui, scusa” e io “ma sei uscito ora da quella casa, sei un rapinatore?” … e lui correndo via “scusa! non sono di qui”.

Calcolando quante volte mi capita di vedere gente che “non è di li” in tutti i posti, mi chiedo ma perché cazzo vi scambiate di zona tutti? rimettetevi ognuno nella propria zona no?!

L’amicone meticoloso

 

Il peggiore… Quello che sembra stia sul ciglio del marciapiede ad aspettare che qualcuno gli chieda qualcosa, solitamente si riconoscono, normalmente li evito, a volte non ci penso oppure necessito di una risposta entro breve termine.

Si avvicina già sapendo che gli chiederai qualcosa e ti entra in macchina dal finestrino, alla Bo e Luke. Non si pone neanche il problema che potresti esserti fermato per aggiustarti le mutande, o che magari hai da fare le tue cose, no lui già sa che hai bisogno di lui, e lui di te.

Provi tanto peggio di esserti perso non può succedere

Sbagliato, c’è di peggio, c’è quello che ti comincia a fare la cronistoria di tutto quello che ti accadrà, e che vedrai sulla strada, invece di dirti vai dritto al secondo semaforo giri a destra, ti dice “allora, stamm’assentì c’hai presente er semaforo no? no.. ecco lo ignori er primo, poi passi davanti ad una farmacia quella è aperta, c’ha il turno, lo vedi c’ha l’insegna co na croce verde, co scritto TURNO 24 ORE beh la superi (ma allora che cazzo me lo dici a fa?) poi arrivi al secondo semaforo? c’arrivi no? (ma che cazzo ne so se c’arrivo io sto ancora in farmacia) beh si c’arrivi li devi girà a destra la riconosci perché c’è una ferramenta che è de n’amico mio, fa i prezzi boni c’è sempre gente (… vabbeh pure lo sponsor) insomma li giri a destra e te incontri co delle strisce pedonali, le superi, me raccomando occhio ai pedoni (grazie pensavo di cominciare a decimare la clientela dell’amico tuo e fa andà meglio la farmacia de turno) quando superi ai pedoni te ritrovi a Piazza Qualsiasi, e la sei arrivato, capito? primo semafero no secondo semafero si dopo farmacia, destra amico mio ferramenta pedoni piazza. E tu, dopo aver elaborato tutte le informazioni “2° semaforo a destra” e lui ci pensa si me pare de si, in caso chiedi prima de girà….

MA VAFFANCULO!

 

La rumena

 

La rumena la riconosci, dalla borsa, la giacca e l’acconciatura, non è di li ma sa tutto, se non fosse che ha il problema di quasi tutte le donne, non sa distinguere la destra dalla sinistra, e infatti dirà “giri a destra” e farà segno con la mano sinistra in direzione sinistra. Cosa fai? Glielo fai notare? Non puoi, se la metti in difficoltà dimenticherà la strada e ti dirà che non è di qui. Quindi cerchi di interpretare con quanta intensità dica destra e quanta veemenza usa nel gesto, a seconda di quale risulta più convincente, prenderai una decisione.

 

Una volta mi chiese un’informazione un tizio ed essendo già spaesato, in compagnia ottima, non avevo intenzione di intraprendere conversazioni e dissi soltanto “non so manco come me chiamo figurate se so dov’è la borghesiana”

10 commenti:

  1. E quante volte mi sono fermato solo per aggiustarmi le mutande e ...TACK! L'amicone meticoloso :-)

    Confessione:
    una volta ho dato un info sbagliata, appositamente: il richiedente era troppo stronzo.
    Faccio parte della quarta categoria: l'infame

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    1. mmm una sola volta? c'è anche chi per non dire che non sa dove sia la destinazione, si inventa una direzione.

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    2. quella è la quinta categoria: L'artista

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    3. E poi c'è la sesta categoria: l'Artista Infame.
      Che ti risponde:
      Si si, allora (sorriso a 56 denti): gira a destra, superi il cavalcavia, ti tieni sulla sinistra. al semaforo vai dritto, ti trovi sulla destra l'ipermercato hai presente? alla terza
      MaanziNO facciamo alla quarta a sinistra, giri.
      Accosti e parcheggi. E NIENTE là fai una foto e la metti su internet col titolo UNpostoAcazzo.

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  2. Ahahaha mi son morto di risate!! :)
    Bel post!

    Io spesso dico "non sono di qui" perché effettivamente non sono totalmente di qui, se mi chiedono cose assurde tipo COME SI ARRIVA SUL GRAN SASSO è meglio che chiedano ad altri XD

    Moz-

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    1. Se sei all'Aquila è "plausibile" che tu non sappia arrivare a Paganica, ma se sei a fare la spesa sotto casa tua, saprai la strada vicino -tendenzialmente-. E poi quando ti chiedono così tu di sempre "sali", se la strada va in salita la direzione è giusta.

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  3. A me è successa una cosa simile a quella del tuo ultimo aneddoto. Mi pare di ricordare che il pilota al mio fianco disse qualcosa tipo "non so manco andò sto io figurate se so andò devi annà te".
    Io faccio parte di quelli che si trovano lì per caso. Non conosco nemmeno le vie del mio paesello. Fare la gnorri è un'arte, soprattutto se hai serie difficoltà, come tutte le femmine, a distinguere la dx dalla sx. :)

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    1. Un genio il tuo pilota. Anche se, ai paesi, capita spesso di trovarti in una conversazione a 3 sull'albero genealogico della famiglia che vive dove devi andare tu. E ne parlano raccontandosi di chi fosse figlio o quale uomo abbia maritato. E per te il tempo passa.

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  4. io ricordo che ero adolescente quando un tizio, giaccacravatta, ccciovane, con il sorriso ebete, chiede a me e a mia sorella dov'era tal ristorante.
    gli risposi educatamente, e quel coglione mi disse: "Se mi fate uno scherzo, vi cerco, vi tirò giù le mutandine, e vi sculaccio!"
    non so perché mi fece un così brutto effetto, so che gli risposi che chiamavo la polizia se si fosse rivolto ancora a me o a mia sorella così...

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    1. ahahhahahahahhahaahh Effetto Lolita, magari ci stavate, era un test, non sottovalutare mai la perversione maschile.

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