mercoledì 17 aprile 2013

Posted by Adespoto Posted on 15:38 | 7 comments

Lei #2

Nell’ottobre 2011, precisamente il 6, lei mi fece notare quanto la situazione attuale non sarebbe mai cambiata, io non avrei mai potuto portarla in giro per Roma e farle da cicerone sulla fantastoria di Roma, forse tra 50 anni lei disse. E lì nacque il nostro appuntamento, il primo appuntamento assurdo.

Non so fare una previsione, o non voglio saperla fare.

La farò.

 

6 ottobre 2061 – ore 21.30

 

Quello che prima si vedeva, dando le spalle al Milite Ignoto è soltanto un ricordo di decine di anni fa, il traffico delle macchine non è più presente; l’isola pedonale ha fatto in modo che la scalinata sia di un perfetto bianco e, senza la distrazione visiva delle autovetture, osservare piazza del popolo all’orizzonte ha un fascino di un’altra epoca.

Tutti sono a piedi, la moda è cambiata, gli stili anche, gli interessi soprattutto. Ma come è d’uopo in ogni cambiamento c’è sempre qualcosa o qualcuno che ci ricorda che c’è stato, nella fattispecie un anziano signore, occhi bruni, se non schiariti dall’età, arriva a passo spedito verso quel punto. Per lui quel punto non è mai cambiato, da quel giorno di cinquant’anni or sono, ogni volta che passava di li sapeva quello che doveva fare, sapeva perché era così importante. A lui non è mai interessato nulla, del Milite Ignoto, non si preoccupava di quelli noti figurarsi di quelli ignoti, gli piaceva tanto dire. E’ come se non fosse mai passato neanche un giorno,  ci sono ancora le macchine, per questo passa sul marciapiede, piazza del Popolo non si vede, o comunque non ha più la vista aguzza di un tempo. Il tempo è fermo quando superi una certa età. Solo una cosa gli ricordava lo scorrere del tempo, questo appuntamento. All’età di 80 anni, sedersi sulla scalinata è molto impegnativo, ma 50 anni fa l’avrebbe fatto quindi, nonostante il cigolio delle giunture che ricordano uno sportello di un pensile d’annata, si sedette in attesa di vedere se lei se lo fosse ricordato, dopotutto era famosa la sua memoria, perché dubitarne? Forse non serviva più, o forse l’età glielo fece dimenticare.

Guardando i giovani che si davano gli abbracci e i saluti da first date, non riusciva a credere che ne avesse uno a quell’età, e con una tale bellezza, con la sua “vista della piazza del Popolo” che ha sempre voluto. Si preparò il discorso, non aveva fiori, non aveva nulla con se, solo un sorriso. Mentre guardava quello Ignoto, si ricordò che fece i suoi 50 first date tutto da solo, andando ogni 6 Ottobre la davanti a prepararsi. Praticamente è cambiato assieme a quella piazza, oramai è un’isola pedonale anche lui, non c’è alcun traffico nelle sue vicinanze, calma piatta. Quando alzò il braccio per leggere l’ora si rese conto che non aveva l’orologio, li amava, ma spesso non li indossava. Fortunatamente montarono una meridiana, ma era sera oramai, bella sfiga, l’oroscopo del giovedì glielo aveva detto che “avrebbe perso tempo”. Sono 50 anni che segue lo stesso oroscopo che esce quel giorno, sempre a far termini di paragone. Il giovedì è giorno di oroscopo, non ci credeva, come tutti, ma faceva in modo di far avverare le cose positive. Mentre sragionava su oroscopi e meridiane, sente un ehi def al solito sbagli i tempi.  Erano le 22.15. Non era cambiata. O non lo era lui. O nessuno dei due. Lui cercava di spiegarle che era da tanto che aspettava, ma lei si ostinava a dire che era importante il momento dell’incontro anche se si sta ai lati della stessa scalinata. Cazzo non è cambiata per niente, la solita stronza, dopotutto mi sono innamorato per questo modo di fare, perché volerla diversa?!

- Insomma dove sei stato tutto questo tempo? Che hai fatto di bello, deficiente? disse con aria sarcastica

- Ti son stato accanto.

- In che senso?

- Ancora è da vedere.

- C’è altro che devi scoprire?

- Calcolando che è una storia inventata, sì! brutto fantasma del passato/presente/futuro.

Il discorso era inutile, neanche se lo ricordava, non serviva, bastava un sorriso, a volte basta veramente solo un sorriso. Soprattutto se sei innamorato e lei è un gran bel pezzo di gnocca!

7 commenti:

  1. I veri "def" non cambiano mai ♥

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    1. E' questo quello che cerco di dire da tanto. Domani ti prometto che te faccio fa n'altra risata e un'altra NOTEVOLE webscoperta.

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  2. La conclusione vale tutto il post ;)
    bello spazio. Ci ripasso.

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    1. Grazie e si è una gnocca. E la cosa irritante è che lo sa... :D

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  3. hai un tuo mondo che tu dici non è possibile che, ed invece...

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    1. Mi piace citare Einstein in questi casi:
      "La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso."
      Credo che siano 3 tipi di mondi, quello che ci capita, quello che vorremmo e quello che gli altri vogliono per noi. E spesso il 1° e il 3° collimano.

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